Consiglio di Stato, sez. IV, 09.07.2015 n. 3438
(sentenza integrale)“In sintesi il giudice di prime cure ha ritenuto che poiché i lavori di manutenzione straordinaria, pur oggetto di gara e dello stipulando contratto, non erano certi in virtù dell’ “ammontare indicativo” e del diritto potestativo della stazione appaltante di chiederne in tutto o in parte l’esecuzione a terzi, l’appaltatore non avrebbe potuto utilizzare i ricavi attesi dalla manutenzione straordinaria quale voce giustificativa dell’attendibilità complessiva dell’offerta.
Anche con queste precisazioni, il ragionamento seguito dal giudice di prime non è però condivisibile. Non si può impostare una procedura concorsuale su un oggetto sia pur in parte ipotetico ed aleatorio, chiedendo alle imprese di dimostrare la propria capacità e di formulare una propria offerta tecnico economica in relazione ai lavori che la stazione appaltante riterrà di affidare sino alla concorrenza di un limite massimo, e poi considerare i presunti ricavi tamquam non essent ai fini del giudizio sull’attendibilità complessiva dell’offerta. Piuttosto, trattandosi di un giudizio complessivo di attendibilità dell’offerta (per manutenzione ordinaria e straordinaria), si potrebbe al più guardare ai mancati ricavi da manutenzione straordinaria come un rischio dell’appaltatore meritevole di essere soppesato nell’ambito delle sue dichiarazioni giustificative, ma si è visto che questo rischio, avuto riguardo al carattere meramente cautelativo delle clausole citate, non è tale da assumere una valenza dirimente o comunque un peso decisivo.“www.giustizia-amministrativa.it
RISORSE CORRELATE
- Valutazione dell'utile d'impresa ai fini dell'anomalia dell'offerta: non rileva se di entità modesta (Art. 86)
- Verifica di anomalia: rileva la convenienza complessiva dell'offerta (Art. 86)
- Sindacabilità della verifica di anomalia e modificabilità delle singole voci dell'offerta (Art. 86)
- Soggetto competente alla verifica di anomalia dell'offerta: RUP o Commissione aggiudicatrice?
- Immodificabilità di medie e della soglia di anomalia a seguito di variazione successiva alla fase di ammissione, regolarizzazione o esclusione delle offerte (Art. 38)
- Natura della verifica di anomalia dell'offerta e possibilità di modifica delle singole voci in sede di giustificazioni (Art. 86)
- Sindacabilità del giudizio sull' anomalia dell' offerta (Art. 86)
- Illegittimo il ricalcolo della soglia di anomalia a seguito di riammissione di una offerta esclusa (Art. 38)
- Valutazione di anomalia dell'offerta: incidenza del costo del personale (Art. 86)
- Verifica dell'anomalia: limiti alla modifica delle singole voci dell'offerta (Art. 88)
- Utile d'impresa "minimo" ai fini della valutazione di anomalia dell'offerta (Art. 87)
- Anomalia dell'offerta: finalità e modalità della verifica (Artt. 86, 87, 88)
- Verifica di anomalia negli appalti "esclusi" (Artt. 86, 87)
- Motivazione della valutazione di anomalia e modificabilità dell'offerta in sede di giustificazioni (Art. 86)
- Anomalia dell'offerta in presenza di voci non giustificate (Art. 86)
- Immodificabilità dell'offerta in sede di giustificazioni sull'anomalia (Artt. 86-88)
- Anomalia dell'offerta: sindacabilità anche mediante CTU e valore delle Tabelle Ministeriali sul costo del lavoro (Artt. 86, 87, 88)
- Poteri della Stazione appaltante in sede di verifica dell'anomalia dell'offerta
- Art. 86. Criteri di individuazione delle offerte anormalmente basse