Consiglio di Stato, sez. III, 19.10.2015 n. 4789
(sentenza integrale)“La stazione appaltante è dotata di un’ampia discrezionalità, da esplicarsi nei limiti legalmente prestabiliti, nell’individuazione degli elementi caratterizzanti un qualsiasi appalto di servizi, in particolare le prestazioni che devono essere richieste agli offerenti, le loro modalità di esecuzione e il prezzo che verrà corrisposto per l’esecuzione dei servizi, e ciò come diretta conseguenza, oltre che del potere discrezionale amministrativo, anche della circostanza che nessun operatore privato è obbligato a contrarre con l’Ente pubblico interessato allo svolgimento del servizio.
Tuttavia, il legislatore ha previsto dei temperamenti alla libertà di scelta dell’Amministrazione appaltante sia per assicurare il rispetto di finalità di carattere sociale – come la garanzia del trattamento economico previsto dai contratti collettivi di categoria e la tutela della sicurezza dei lavoratori, il rispetto delle norme a tutela dei disabili, ecc.- sia per garantire le imprese operanti nel mercato, attraverso il mantenimento di una corretta dinamica concorrenziale.
Nella predisposizione del bando di gara, l’individuazione del prezzo posto a base d’asta può ritenersi congruo anche se non risultino rispettate le tabelle predisposte dal Ministero del Lavoro, le quali, in base ai valori previsti dalla contrattazione collettiva, indicano costi medi che costituiscono non parametri inderogabili, ma indici del giudizio di adeguatezza dell’offerta, con la conseguenza, ad es., che la giurisprudenza ha ritenuto ammissibile l’offerta che da essi si discosti, purché lo scostamento non sia eccessivo e vengano salvaguardate le retribuzioni dei lavoratori così come stabilito in sede di contrattazione collettiva.
Invero, neppure la tabella ministeriale assume valore di parametro assoluto ed inderogabile, ma è suscettibile di scostamento in relazione a valutazioni statistiche ed analisi aziendali svolte dall’offerente, che evidenzino una particolare organizzazione aziendale capace di consentire particolari economie; cosicché è rimessa alla stazione appaltante la valutazione della congruità e dell’affidabilità dell’offerta, in caso di sensibile scostamento dalle tabelle ministeriali, mediante il procedimento di verifica delle anomalie (Consiglio Stato , sez. VI, 21 luglio 2010 , n. 4783) Consiglio Stato , sez. III, 07 marzo 2011 , n. 1419; Consiglio Stato , sez. VI, 21 luglio 2010 , n. 4783; Consiglio Stato , sez. V, 07 ottobre 2008 , n. 4847;. T.A.R. Campania Napoli, sez. I, 04 novembre 2010 , n. 22686).
Dunque, la previsione d’inderogabilità riguarda il trattamento normativo e retributivo del lavoratore in base ai minimi previsti dalla contrattazione collettiva, e non anche il costo globale sostenuto dall’impresa in ordine alla medesima voce (Cfr. Cons. Stato, Sez. V, 13 marzo 2014 n. 1176).
Così, di conseguenza, la remuneratività dell’appalto dipende dal valore complessivo delle voci costituenti il contenuto del rapporto contrattuale con la conseguenza che la mancata – eventuale – rimuneratività di una parte del suo oggetto può bene essere compensata dal complessivo beneficio ricavabile dallo svolgimento dell’appalto”.www.giustizia-amministrativa.it
RISORSE CORRELATE
- Congruità della base d'asta (art. 97 d.lgs. n. 50/2016)
- Prezzo a base d’asta - Insindacabilità - Difficoltà soggettiva a presentare un'offerta competitiva - Irrilevanza (art. 95 d.lgs. n. 50/2016)
- Lavori - Individuazione soglia per la procedura negoziata - Calcolo valore dell'appalto - Totale pagabile - Non comprende incentivi, imprevisiti per funzioni tecniche, direzione lavori e coordinamento della sicurezza nella fase di esecuzione (art. 35 , art. 36 , art. 113 d.lgs. n. 50/2016)
- Costo del lavoro non soggetto a ribasso - Illegittimità (art. 95 d.lgs. n. 50/2016)
- Importo a base di gara inferiore al limite minimo delle Tabelle ministeriali (art. 23 , art. 30 d.lgs. n. 50/2016)
- Verifica di congruità dell’offerta - Costo del lavoro - Indici di anomalia (art. 23 , art. 95 , art. 97 d.lgs. n. 50/2016)
- 1) Anomalia dell'offerta - Costo medio orario del lavoro e minimi salariali retributivi - Differenze - Errata formulazione del nuovo Codice - Scostamento o derogabilità - Conseguenze; 2) Lavoro straordinario e lavoro supplementare - Differenze - Aleatorietà dell'offerta (art. 97 d.lgs. n. 50/2016)
- Verifica dell'anomalia - Costo del lavoro inferiore ai minimi salariali previsti dalle tabelle ministeriali - Congruità dell'offerta nel complesso - Irrilevanza - Esclusione - Necessità - Novità della disciplina del Codice dei contratti (art. 30 , art. 97 d.lgs. n. 50/2016)
- Costo del lavoro - Tabelle ministeriali - Non rappresentano un limite inderogabile - Costo orario medio - Va moltiplicato per il monte ore effettivo e non per il monte ore teorico - Operatività delle agevolazioni fiscali e contributive - Irrilevanza (art. 86 d.lgs. n. 163/2006 - art. 97 d.lgs. n. 50/2016)
- Costo del lavoro e valori minimi tabelle ministeriali – Anomalia dell’offerta – Verifica di congruità – Contraddittorio (art. 83 , art. 97 d.lgs. 50/2016)
- Bando di gara - Erroneo calcolo del costo del lavoro e degli oneri di sicurezza - Illegittimità (Artt. 86, 89)
- Costo del lavoro: la Stazione Appaltante può imporre l'applicazione di un determinato CCNL? Quali sono le conseguenze in sede di verifica dell'anomalia dell'offerta?
- Imposizione di un determinato contratto collettivo - Illegittimità - Conseguenze sulla verifica di congruità delle offerte (Art. 86)
- Costo del lavoro, tabelle ministeriali, funzione, derogabilità, scostamento, possibilità (Artt. 86, 87)
- Salario minimo, garanzia, mancato impegno da parte del concorrente, esclusione, legittimità
- Anomalia dell'offerta, utile pari a zero, conseguenze - Costo del lavoro, derogabilità, nullità di una clausola del bando contraria - Omessa verbalizzazione dei voti di ciascun commissario, non inficia la procedura (Artt. 46, 86, 87)
- Costo del lavoro - Tabelle ministeriali - Derogabilità o scostamento - Presupposti - Utilizzo di contratti collettivi stipulati da sindacati che non hanno sufficiente grado di rappresentatività - Conseguenze (Artt. 86, 87)
- Tabelle ministeriali sul costo del lavoro: valore indicativo e non vincolante - Principi consolidati in tema di verifica di anomalia dell'offerta (Art. 86)
- Anomalia dell'offerta: sindacabilità anche mediante CTU e valore delle Tabelle Ministeriali sul costo del lavoro (Artt. 86, 87, 88)
- Art. 86. Criteri di individuazione delle offerte anormalmente basse