Consiglio di Stato, sez. III, 11.05.2018 n. 2835
1) Nel merito, secondo consolidati orientamenti della Sezione (cfr. da ultimo n. 695 del 05/02/2018), la questione fondamentale dedotta con i vari motivi deve essere favorevolmente scrutinata alla luce del regime transitorio di applicazione del nuovo Codice.
Il comma 12 dell’art. 216 del d.lgs. n. 50/2016 (e prima del correttivo di cui al D.lgs. 19 aprile 2017, n. 56, il comma 12 dell’art. 77) stabilisce che “Fino alla adozione della disciplina in materia di iscrizione all’Albo di cui all’articolo 78, la commissione giudicatrice continua ad essere nominata dall’organo della stazione appaltante competente ad effettuare la scelta del soggetto affidatario del contratto, secondo regole di competenza e trasparenza preventivamente individuate da ciascuna stazione appaltante
Il rilevo della disciplina transitoria non è solo giuridico-formale, ma attiene alla struttura stessa del sub-procedimento di valutazione tecnica delle offerte di cui al comma 3 dell’art. 77 del d.lgs.18 aprile 2016 n.50, fondato su un meccanismo per il quale i commissari sono scelti:
— “…fra gli esperti iscritti all’Albo istituito presso l’ANAC…” ma solo …mediante pubblico sorteggio da una lista di candidati costituita da un numero di nominativi almeno doppio rispetto a quello dei componenti da nominare e comunque nel rispetto del principio di rotazione;
— di norma “non appartenenti alla stessa stazione appaltante” e in via di eccezione “solo se non disponibili in numero sufficiente, anche tra gli esperti della sezione speciale che prestano servizio presso la stessa stazione appaltante “.
In questo quadro, il mancato completamento degli elenchi di esperti “terzi” era un presupposto assolutamente necessario per la nomina di un organo assolutamente separato dalla stazione appaltante, e ciò rendeva impossibile l’applicazione dell’intero impianto, ivi compreso il comma 4 del medesimo art. 77.
Nel periodo transitorio, si doveva fare pertanto riferimento al quarto comma del precedente art. 84 per cui “I commissari diversi dal Presidente non devono aver svolto né possono svolgere alcun’altra funzione o incarico tecnico o amministrativo relativamente al contratto del cui affidamento si tratta”).
(…)
Una qualche ragione di incompatibilità non risulta peraltro sussistere neanche in concreto.
Infatti, come chiarito dall’Adunanza plenaria n. 13 del 7 maggio 2013, la norma del precedente codice rispondeva all’esigenza di una rigida separazione tra la fase di preparazione della documentazione di gara e quella di valutazione delle offerte in essa presentate, a garanzia della neutralità del giudizio ed in coerenza con la ratio generalmente sottesa alle cause di incompatibilità dei componenti degli organi amministrativi.
Il ricordato art. 84 era espressione di consolidati principi di trasparenza e di parità di trattamento (cfr. Cons. Stato, Sez. V, 14.6.2013, n. 3316) e per tale ragione deve essere interpretato in senso sostanziale.
In tale scia, sempre a proposito dell’art. 84 del (oggi abrogato) Codice dei contratti pubblici è stato affermato che:
— è fisiologico che il dirigente preposto al settore interessato, e quindi in qualche misura coinvolto per obbligo d’ufficio, svolga nello specifico lavoro, servizio o fornitura oggetto dell’appalto, le verifiche formali estranee alla determinazione del contenuto degli atti di gara (cfr. Cons. Stato, sez. III, 22.1.2015, n. 226);
— la situazione di incompatibilità deve ricavarsi dal dato sostanziale della concreta partecipazione alla redazione degli atti di gara, al di là del profilo formale della sottoscrizione o della mancata sottoscrizione degli stessi e indipendentemente dal fatto che egli sia il funzionario responsabile dell’ufficio competente (Cons. Stato, sez. V, 28.4.2014, n. 2191);
— la previsione del principio di cui all’art. 84 non vale a rendere incompatibili tutti i soggetti che, in quanto dipendenti della stazione appaltante, siano in qualche misura coinvolti nell’appalto dato che la predetta incompatibilità non può desumersi ex se dalla semplice appartenenza del funzionario, componente della Commissione, alla struttura organizzativa preposta (cfr. T.A.R. Lazio, sez. III, 6.5.2014, n. 4728; T.A.R. Lecce, sez. III, 7.1.2015, n. 32);
— diversamente opinando, ne discenderebbe l’irragionevole impossibilità di espletamento delle gare nelle stazioni appaltanti di piccole dimensioni ed il contrasto, parimenti irragionevole, con le regole che impongono, nelle procedure per l’aggiudicazione di appalti, di valutare previamente l’esistenza di professionalità nella stessa Pubblica Amministrazione, prima di nominare componenti esterni delle Commissioni giudicatrici (cfr. Cons. Stato, 5 febbraio 2018 n. 695).
Alla luce dei principi esposti, come esattamente denunciato con la quarta rubrica, nessuna implicazione di incompatibilità si ritiene possa conseguire dalla mera sottoscrizione della delibera di indizione della gara e di aggiudicazione, trattandosi di atti estranei alla fase di definizione e predisposizione dei contenuti e delle regole della procedura.2) Nelle gare pubbliche l’atto di nomina della Commissione giudicatrice, al pari degli atti da questa compiuti nel corso del procedimento, non produce di per sé un effetto lesivo immediato, e comunque tale da implicare l’onere dell’immediata impugnazione nel prescritto termine decadenziale.
Come è noto, la nomina deve invece essere effettuata dopo la scadenza del termine fissato per la presentazione delle offerte (art.77 comma 7).
La nomina dei componenti della Commissione può essere impugnata dal partecipante alla selezione, che la ritenga illegittima solo nel momento in cui, con l’approvazione delle operazioni concorsuali, si esaurisce il relativo procedimento amministrativo e diviene compiutamente riscontrabile la lesione della sfera giuridica dell’interessato (cfr. “infra multis” Consiglio di Stato sez. V 16 gennaio 2015 n. 92).
RISORSE CORRELATE
- Commissione giudicatrice - Incompatibilità - Non sufficiente il coinvolgimento del Commissario nella redazione degli atti di gara (art. 77 d.lgs. n. 50/2016)
- Commissione giudicatrice - Commissario di gara - Rapporto di parentela con Operatore Economico emerso in sede di valutazione delle offerte - Incompatibilità e conflitto di interessi - Interpretazione restrittiva - Applicazione (art. 77 d.lgs. n. 50/2016)
- RUP - Preparazione documentazione di gara - Incompatibilità con la valutazione delle offerte (art. 77 d.lgs. n. 50/2016)
- Commissari di gara : ipotesi di incompatibilità per funzioni "attive" nell’ambito della gara (art. 77 d.lgs. n. 50/2016)
- Commissione giudicatrice - Competenza - Impugnazione della nomina - Onere probatorio (art. 77 d.lgs. n. 50/2016)
- Commissione giudicatrice - Commissario che ha redatto la lex specialis - Incompatibilità - RUP - Auto nomina quale Presidente - In caso di previa elaborazione ed approvazione degli atti di gara - Illegittimità (art. 31 , art. 77 d.lgs. n. 50/2016)
- Commissione giudicatrice - Commissari - Incompatibilità: non sussiste tra chi ha predisposto l’avviso e chi ha verificato la documentazione di gara - Incarico anteriore nel tempo: irrilevanza - Principio di separazione e conflitto di interessi - Applicazione solo in caso di attività di valutazione in senso proprio (art. 77 d.lgs. n. 50/2016)
- Commissione giudicatrice - Nomina - Regime transitorio - Predeterminazione regole e criteri da parte della Stazione Appaltante - Non occorre - Sufficienti Curriculum Vitae e dichiarazioni di compatibilità (art. 77 , art. 216 d.lgs. n. 50/2016)
- Commissione giudicatrice - Nomina - Motivazione - Individuazione criteri di competenza e trasparenza - Necessità - Rinnovazione gara (art. 78 d.lgs. n. 50/2016)
- Direttore esecutivo del contratto - Membro della Commissione giudicatrice - Legittimità
- Commissione giudicatrice - Incompatibilità - Predisposizione lex specialis - Atti di gara rilevanti (art. 77 d.lgs. n. 50/2016)
- RUP e membro (o Presidente) della Commissione - Coincidenza soggettiva - Possibilità - Motivazione (art. 31 , art. 77 d.lgs. n. 50/2016)
- RUP e Presidente della Commissione giudicatrice - Cumulabilità e compatibilità delle funzioni nel periodo transitorio (art. 31 , art. 77 d.lgs. n 50/2016)
- Commissione di gara - Presidente - Incompatibilità - Non si applica fino all'entrata in vigore dell'Albo dei commissari - Disciplina nel periodo transitorio (art. 77 d.lgs. n. 50/2016)
- Commissione giudicatrice dopo il correttivo - Nomina del RUP - Mancanza di personale amministrativo nella SA - Contratto sotto soglia - Valutazione (art. 77 d.lgs. n. 50/2016)
- Incompatibilità tra funzioni di RUP e Presidente della Commissione di gara - Onere probatorio - Sussiste (art. 77 d.lgs. n. 50/2016)
- Settori speciali - Composizione della Commissione - Incompatibilità del Presidente - Disciplina settori ordinari - Inapplicabilità (art. 77 , art. 133 d.lgs. n. 50/2016)
- Incompatibilità dei commissari - Illegittima composizione della Commissione - Obbligo di rinnovazione della gara (art. 77 d.lgs. n. 50/2016)
- Art. 77, (Commissione giudicatrice)