Consiglio di Stato, sez. V, 20.07.2016 n. 3271
1. Con orientamento ormai ampiamente consolidato questo Consiglio di Stato sostiene che l’ampia discrezionalità che la citata disposizione del codice dei contratti pubblici attribuisce alle stazioni appaltanti di procedere a verifica facoltativa della congruità dell’offerta non deve essere particolarmente motivata (Sez. VI, 10 novembre 2015, n. 5102) e può essere sindacata solo in caso di macroscopica irragionevolezza (Sez. III, 9 dicembre 2015, n. 5597; Sez. IV, 4 giugno 2013, n. 3059; Sez. V, 6 maggio 2015, n. 2274).
La Sezione ritiene quindi di dovere dare continuità a questo orientamento, il quale si fonda sul rilievo che la verifica in questione costituisce un momento fondamentale delle procedure di affidamento di contratti pubblici, poiché attraverso il contraddittorio con l’impresa interessata l’amministrazione è in grado di acquisire tutti gli elementi in grado di ritenere se l’offerta presentata in sede di gara sia effettivamente sostenibile e, quindi, se la medesima offerta consenta di realizzare l’interesse pubblico inerente al contratto da aggiudicare.2. La consolidata giurisprudenza di questo Consiglio di Stato afferma infatti che il giudizio positivo di congruità dell’offerta può legittimamente fondarsi anche su un utile esiguo, purché all’esito dell’analisi delle voci di costo il margine rimanga comunque positivo (ex multis: Sez. III, 27 gennaio 2016, n. 280, 22 gennaio 2016, n. 211, 14 dicembre 2015, n. 5665, 10 novembre 2015, n. 5128; Sez. IV, 26 febbraio 2015, n. 963, 23 luglio 2012, n. 4206; Sez. V, 17 marzo 2016, n. 1090, 25 gennaio 2016, n. 242).
RISORSE CORRELATE
- Verifica di anomalia : utile di impresa esiguo non denota ex se inaffidabilità dell’offerta economica , ma non può ridursi ad una cifra meramente simbolica (art. 97 d.lgs. n. 50/2016)
- Utile d'impresa: non sussiste un interesse protetto dell’operatore economico
- Verifica anomalia - Utile minimo - Non sussiste (art. 97 d.lgs. n. 50/2016)
- Utile necessario - Applicazione alle Cooperative Sociali (no profit) - Adeguato guadagno - Imposto soltanto alle Società commerciali (art. 97 d.lgs. n. 50/2016)
- 1) Partecipazione alla negoziata in urgenza senza pubblicazione del bando - Comporta acquiescenza del concorrente alla procedura; 2) Verifica di anomalia facoltativa - Insindacabilità da parte del Giudice Amministrativo (art. 36 , art. 97 d.lgs. n. 50/2016)
- Verifica di anomalia: è necessario sussista un adeguato margine di guadagno da parte dell'impresa ?
- Offerta in perdita (o con utile pari a zero) - Inattendibilità ed insostenibilità - Automaticità (art. 97 d.lgs. n. 50/2016)
- Anomalia dell'offerta - Principio dell'utile necessario - Ratio - Eccezione (art. 97 d.lgs. n. 50/2016)
- Anomalia dell’offerta - Utile minimo di impresa - CCNL applicabile - Discrezionalità dell'Operatore Economico (art. 97 d.lgs. n. 50/2016)
- Anomalia dell'offerta - Verifica facoltativa - Discrezionalità della Stazione Appaltante (art. 97 d.lgs. n. 50/2016)
- Valutazione di anomalia - Presupposti - Discrezionalità - Elementi sintomatici - Ipotesi di ribasso rilevante - Competenza del RUP e della Commissione di gara in mancanza di Linee Guida - Disciplina tra vecchio e nuovo Codice (art. 31 , art. 97 d.lgs. n. 50/2016)
- E' possibile stabilire una soglia minima di utile d'impresa ai fini della verifica di anomalia dell'offerta?
- Anomalia dell'offerta, utile pari a zero, conseguenze - Costo del lavoro, derogabilità, nullità di una clausola del bando contraria - Omessa verbalizzazione dei voti di ciascun commissario, non inficia la procedura (Artt. 46, 86, 87)
- Anomalia dell'offerta - Utile minimo - Non sussiste - Ingiustificabile soltanto un utile pari a zero - Omessa comunicazione ex art. 79 - Non incide sulla legittimità dell'aggiudicazione definitiva (Artt. 79, 86, 87)
- Anomalia dell'offerta - Verifica - Natura globale e sintetica - Utile d'impresa - Quota minima per la congruità - Non può essere stabilita a priori - Valutazione caso per caso (Artt. 86, 87)
- Valutazione dell'utile d'impresa ai fini dell'anomalia dell'offerta: non rileva se di entità modesta (Art. 86)
- Derogabilità dei costi del personale e congruità dell'utile d'impresa (Artt. 82, 86)
- Utile d'impresa "minimo" ai fini della valutazione di anomalia dell'offerta (Art. 87)
- Art. 86. Criteri di individuazione delle offerte anormalmente basse