Clausola di territorialità: quando può ritenersi legittima ?

Relativamente alla c.d. clausola di territorialità, intesa come requisito di partecipazione a pena di esclusione dell’offerta, sussiste un indirizzo giurisprudenziale negativo allorquando essa è posta in relazione ad ambiti territoriali infracomunali o, comunque, significativamente ristretti, risultando limitativa della concorrenza in quanto “non consente all’impresa di organizzarsi all’esito della vittoriosa partecipazione” (secondo i criteri indicati dalle sentenze del Consiglio di Stato n. 605/2019 e n. 2238/2017); laddove invece l’ambito territoriale interessato dalla suddetta clausola, anche avuto riguardo all’oggetto specifico dell’appalto, includa il territorio di due o più regioni, essa potrebbe non risultare irragionevole e, come tale, legittima (in tal senso, da ultimo, 18.10.2019 n. 5290 ord.).

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