Aggiudicazione illegittima, risarcimento del danno, quantificazione

admin-seaConsiglio di Stato, sez. III, 17.11.2015 n. 5255
(sentenza integrale)

“Il Collegio osserva che l’appellante non ha dichiarato di non aver altrimenti impiegato, nel periodo predetto, le risorse occorrenti per l’esecuzione dell’appalto, e in generale non ha prospettato alcun elemento in ordine all’utilizzazione delle figure professionali disponibili in azienda ovvero impegnate in vista dell’esecuzione dell’appalto. Tale circostanza, in applicazione dell’orientamento di questo Consiglio, secondo il quale, ai fini del risarcimento dei danni provocati da illegittimo esercizio del potere amministrativo nel corso di gare pubbliche, va comunque detratto dall’importo dovuto a titolo risarcitorio quanto dall’impresa percepito grazie allo svolgimento di ulteriori attività lucrative nel periodo in cui avrebbe dovuto eseguire l’appalto in contestazione e tale onere di provare l’assenza dell’aliunde perceptum vel percepiendum grava non sull’Amministrazione, ma sull’impresa (cfr., da ultimo, III, n. 1839/2015 e n. 5567/2014; IV, n. 1708/2015 e n. 5531/2014; V, n. 4248/2014), impedisce di accogliere la domanda risarcitoria”.

www.giustizia-amministrativa.it