Consiglio di Stato, sez. VI, 19.06.2017 n. 2969
Secondo un consolidato indirizzo giurisprudenziale, in materia di gare pubbliche da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, le soluzioni migliorative si differenziano dalle varianti: le prime possono liberamente esplicarsi in tutti gli aspetti tecnici lasciati aperti a diverse soluzioni sulla base del progetto posto a base di gara ed oggetto di valutazione dal punto di vista tecnico, salva la immodificabilità delle caratteristiche progettuali già stabilite dall’Amministrazione; le seconde, invece, si sostanziano in modifiche del progetto dal punto di vista tipologico, strutturale e funzionale, per la cui ammissibilità è necessaria una previa manifestazione di volontà della stazione appaltante, mediante preventiva autorizzazione contenuta nel bando di gara e l’individuazione dei relativi requisiti minimi che segnano i limiti entro i quali l’opera proposta dal concorrente costituisce un aliud rispetto a quella prefigurata dalla stazione appaltante (cfr., Cons. St., sez. V, 20 febbraio 2014, n. 814; Id., sez. V, 24 ottobre 2013, n. 5160).
E’ stato anche puntualizzato che le varianti progettuali migliorative riguardanti le modalità esecutive dell’opera sono ammesse, purché non si traducano in una diversa ideazione dell’oggetto del contratto (Cons. St., sez. V, 17 settembre 2012, n. 4916).
In definitiva la differenza tra varianti e soluzioni migliorative apportate dall’impresa al progetto posto a base di gara riposa sull’“intensità” e sul “grado” delle modifiche introdotte.
Le varianti incidono sulla struttura, funzione e tipologia del progetto a base di gara e richiedono una preventiva autorizzazione della stazione appaltante, contenuta nel bando stesso.
Le soluzioni migliorative (o “varianti progettuali migliorative”), hanno ad oggetto gli aspetti tecnici lasciati aperti a diverse soluzioni sulla base del progetto posto a base di gara, e possono essere sempre e comunque introdotte in sede di offerta.
Il motivo è che esse riguardano aspetti tecnici in grado di consentire, fatto salvo il principio della par condicio, alle imprese partecipanti d’individuare – va, sottolineato, tutto vantaggio della stazione appaltante – nell’ambito delle proprie specifiche capacità e competenze, le possibili soluzioni tecniche migliori sulla base del progetto di gara.
RISORSE CORRELATE
- Proposte innovative e/o migliorative in sede di gara : non necessitano autorizzazione da parte della Stazione Appaltante
- Proposte migliorative - Sottoscrizione delle relazioni da parte di un tecnico abilitato - Legittimità (art. 83 d.lgs. n. 50/2016)
- Distinzione tra varianti non consentite e miglioramenti ammessi rispetto al progetto a base di gara
- Inammissibilità della proposta migliorativa integrante una variante non consentita (art. 95 d.lgs. n. 50/2016)
- Sulla distinzione tra varianti e proposte migliorative
- Varianti non consentite e miglioramenti ammessi rispetto ai progetti a base di gara
- Derogabilità o modificabilità delle previsioni tecniche della lex specialis - Proposte migliorative e varianti - Limiti (art. 95 d.lgs. n. 50/2016)
- Variante non consentita - Limite intrinseco - Differenza con la miglioria (art. 95 d.lgs. n. 50/2016)
- 1) Offerta condizionata - Nozione - Previo rilascio di titoli abilitativi da parte di altra Amministrazione - Ammissibilità; 2) Offerte migliorative - Varianti progettuali - Differenza; 3) Nolo a freddo - Subappalto - Non sussiste - Differenza con nolo a caldo (art. 83 , art. 95 , art. 105 d.lgs. n. 50/2016)
- Opere aggiuntive - Divieto - Migliorie o varianti - Ammissibilità - Differenze - Individuazione (art. 95 d.lgs. n. 50/2016)
- 1) Riparametrazione dei punteggi – Possibilità e limiti - 2) Varianti e soluzioni tecniche migliorative - Distinzione - Conseguenze sulla formulazione dell'offerta economica - 3) Commissione giudicatrice - Nomina nelle more dell’adozione della nuova disciplina in materia di iscrizione all’Albo dei commissari tenuto dall’ANAC (art. 77 , art. 83 , art. 106 d.lgs. n. 50/2016)
- 1) Subappalto - Istituto attinente alla fase di esecuzione - Mancato funzionamento - Costituisce inadempimento contrattuale; 2) Varianti progettuali migliorative - Ammissibilità - Limiti (Artt. 76, 118)
- 1. Incertezza assoluta sul contenuto dell'offerta tecnica: conseguenze. - 2. Varianti progettuali: criteri guida, presupposti, differenza tra criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e prezzo più basso. - 3. Chiarimenti della Stazione appaltante: funzione e limiti. (Artt. 46, 76)
- Varianti progettuali in sede di offerta (Art. 76)
- Ammissibilità delle varianti progettuali e validità delle dichiarazioni "omnibus" (Artt. 38, 76)
- Art. 95, (Criteri di aggiudicazione dell'appalto)