Relativamente al superamento della percentuale [1] prevista per il subappalto [art. 105 d.lgs. n. 50/2016] con riferimento all’intera durata del contratto, il TAR in commento ha ritenuto non rilevante il richiamo operato dal ricorrente alla sentenza della Corte di Giustizia UE del 26 settembre 2019, causa C-63/19, che ha affermato che “la direttiva 2014/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sugli appalti pubblici e che abroga la direttiva 2004/18/CE, come modificata dal regolamento delegato (UE) 2015/2170 della Commissione, del 24 novembre 2015, deve essere interpretata nel senso che osta a una normativa nazionale, come quella di cui trattasi nel procedimento principale, che limita al 30 % la parte dell’appalto che l’offerente è autorizzato a subappaltare a terzi”.
Infatti, secondo il TAR, la pronuncia richiamata, pur avendo censurato il limite al subappalto previsto dal diritto interno nella soglia del 30% dei lavori, non esclude la compatibilità con il diritto dell’Unione di limiti superiori.
Nella sentenza citata e in altra di poco successiva la Corte ha infatti evidenziato, richiamando precedenti decisioni, che “il contrasto al fenomeno dell’infiltrazione della criminalità organizzata nel settore degli appalti pubblici costituisce un obiettivo legittimo, che può giustificare una restrizione alle norme fondamentali e ai principi generali del Trattato FUE che si applicano nell’ambito delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici (v., in tal senso, sentenza del 22 ottobre 2015, Impresa Edilux e SICEF, C‑425/14, EU:C:2015:721, punti 27 e 28). Tuttavia, anche supponendo che una restrizione quantitativa al ricorso al subappalto possa essere considerata idonea a contrastare siffatto fenomeno, una restrizione come quella oggetto del procedimento principale eccede quanto necessario al raggiungimento di tale obiettivo” (Corte di Giustizia Europea, 27.11.2019, C-402/18).
Di conseguenza la Corte ha considerato in contrasto con le direttive comunitarie in materia il limite fissato, non escludendo invece che il legislatore nazionale possa individuare comunque, al fine di evitare ostacoli al controllo dei soggetti aggiudicatari, un limite al subappalto proporzionato rispetto a tale obiettivo.
Pertanto non può ritenersi contrastante con il diritto comunitario l’attuale limite pari al 40 % delle opere, previsto dall’art. 1, comma 18, della legge n. 55/2019, secondo cui “Nelle more di una complessiva revisione del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, fino al 31 dicembre 2020, in deroga all’articolo 105, comma 2, del medesimo codice, fatto salvo quanto previsto dal comma 5 del medesimo articolo 105, il subappalto è indicato dalle stazioni appaltanti nel bando di gara e non può superare la quota del 40 per cento dell’importo complessivo del contratto di lavori”.[1] L’art. 1, comma 18, decreto-legge n. 32/2019 (cosiddetto Sblocca Cantieri), convertito dalla legge n. 55/2019 ha stabilito che nelle more di una complessiva revisione del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, fino al 31.12.2020, in deroga all’articolo 105, comma 2, del medesimo codice, fatto salvo quanto previsto dal comma 5 del medesimo articolo 105, il subappalto è indicato dalle stazioni appaltanti nel bando di gara e non può superare la quota del 40 per cento dell’importo complessivo del contratto di lavori, servizi o forniture.
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RISORSE CORRELATE
- Subappalto - Sottosoglia - Limite del 40 % prorogato dal D.L. Milleproroghe - Limite 30 % per opere super specialistiche - Applicabilità - Contrasto con la Direttive Europea - Non sussiste (art. 105 d.lgs. n. 50/2016)
- Subappalto - Limite quota legittimo per i contratti sottosoglia - Non contrasta con la Direttiva europea (art. 105 d.lgs. n. 50/2016)
- Subappalto: il Consiglio di Stato disapplica l'art. 105 in quanto incompatibile con l'ordinamento europeo
- Subappalto: audizione del Presidente ANAC alla Camera dei Deputati su modifiche normative a seguito sentenze e procedure di infrazione europee
- Subappalto – Limite al 40% ai sensi del Decreto Sblocca Cantieri – Compatibilità con il diritto euro comunitario (art. 105 d.lgs. n. 50/2016)
- Subappalto qualificante - Indicazione in sede di offerta - Necessità - Fattispecie relativa a categoria super specialistica (art. 105 d.lgs. n. 50/2016)
- Subappalto - Limite al 40% (quaranta per cento) ai sensi del Decreto Sblocca cantieri (d.l. n. 32 del 2019) - Incompatibilità con il diritto euro comunitario - Rileva la natura quantitativa del limite, nonché la sua applicabilità in modo generale e astratto, senza una valutazione caso per caso - Illegittimità (art. 105 d.lgs. n. 50/2016)
- Subappalto – Limite percentuale – Incompatibilità comunitaria – Conferma sentenza Corte di Giustizia Europea 26.09.2019 (C-63/18) (art. 105 d.lgs. n. 50/2016)
- Subappalto - Limite percentuale - Dopo sentenza Corte di Giustizia Europea 26.09.2019 (C-63/18) - Non può ritenersi applicabile "a priori" - Occorre valutazione in concreto da parte della Stazione Appaltante (art. 105 d.lgs. n. 50/2016)
- Subappalto – Limite 30% - Divieto di ulteriore ribasso oltre 20% - Nuova pronuncia Corte Giustizia Europea
- Subappalto e limite percentuale: atto di segnalazione dell'ANAC
- Subappalto – Limite percentuale derivante dalla normativa nazionale - Non è compatibile con la Direttiva comunitaria (art. 105 d.lgs. n. 50/2016)
- Art. 105, (Subappalto)