La Consultazione pubblica
Non soltanto una sentenza di condanna ma anche un rinvio a giudizio per fatti di grave rilevanza penale o un’ordinanza di custodia cautelare a carico dell’amministratore della società interessata possono incidere sulla moralità professionale di un’impresa e causarne l’esclusione da una gara pubblica. È quanto previsto dalle nuove linee guida approvate dall’Autorità Nazionale Anticorruzione e sottoposte dal 18 gennaio al 28 febbraio alla consultazione pubblica online sul sito di Anac.
Approfondimento
L’atto è destinato alle stazioni appaltanti che devono verificare la sussistenza della causa ostativa prevista dall’articolo 80, comma 5, lettere c), c-bis), c-ter) e c-quater), del codice dei contratti pubblici e agli operatori economici che si trovino a rendere le dichiarazioni sostitutive in merito al possesso dei requisiti per partecipare alle gare. Il documento si prefigge di agevolare tutte queste attività, riducendo i casi di errore e favorendo la diffusione di best-practice anche per diminuire il contenzioso sulle esclusioni dalle gare da sempre molto elevato.
Le linee guida stabiliscono che gli illeciti professionali gravi possano essere causa di esclusione dalle gare a prescindere dalla natura civile, penale o amministrativa dell’illecito. Si fa riferimento a provvedimenti di rinvio a giudizio, cautelari e di condanna, anche non definitiva, per reati commessi nell’esercizio della professione come ad esempio l’abusivo esercizio di una professione, i reati fallimentari, i reati tributari, i reati societari, i delitti contro l’industria e il commercio, i reati urbanistici, i reati di corruzione fermo restando che le condanne definitive costituiscono motivo di esclusione automatica dalla gara. La stazione appaltante valuta, ai fini dell’eventuale esclusione del concorrente, anche le condanne dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per illeciti antitrust gravi, le sanzioni comminate dall’Anac, le false informazioni rese dai concorrenti alle gare e le carenze nell’esecuzione di precedenti appalti.
L’esclusione dalla gara di appalto non è automatica ma comporta l’obbligo della stazione appaltante di procedere alle valutazioni di propria competenza. In caso di esclusione, la durata dell’interdizione dalle gare pubbliche è di tre anni. Gli illeciti vengono inseriti nel Casellario informatico da Anac su segnalazione delle stazioni appaltanti: nel 2021 le comunicazioni di esclusione iscritte nel Casellario informatico ammontano a circa 300 che rappresenta il 33 per cento del totale delle comunicazioni. Le nuove linee guida suggeriscono agli operatori economici misure di self-cleaning da mettere in atto per evitare l’esclusione dalle gare.
- Modulo Aggiornamento LG numero 6 distributed.pdf
- Relazione AIR – Consultazione Linee Guida n. 6.pdf
- Indicazione esemplificativa fattispecie rilevanti – Consultazione Linee Guida n. 6.pdf
- Documento di consultazione – Linee Guida n. 6.pdf
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Consultazioni on line del 18 gennaio 2022 – Invio contributi entro il 28 febbraio 2022
È stata avviata la consultazione pubblica relativa al documento recante «Indicazione dei mezzi di prova adeguati e delle carenze nell’esecuzione di un precedente contratto di appalto che possano considerarsi significative per la dimostrazione delle circostanze di esclusione di cui all’articolo 80, comma 5, lettere c), c-bis), c-ter) e c-quater) del codice dei contratti pubblici», al fine di procedere all’aggiornamento delle Linee guida n. 6 approvate dal Consiglio dell’Autorità con delibera n. 1293 del 16 novembre 2016 alle modifiche normative sopravvenute. Le linee guida saranno adottate in applicazione degli articoli 80, comma 13, e 213, comma 2, del codice dei contratti pubblici con l’obiettivo di agevolare l’accertamento della ricorrenza delle cause ostative da parte delle stazioni appaltanti della relativa incidenza sull’integrità e affidabilità del concorrente rispetto allo specifico contratto da affidare, favorendo lo sviluppo di buone pratiche e l’uniformità dei comportamenti.
Il documento offre una descrizione esemplificativa delle fattispecie ostative alla partecipazione alle procedure di affidamento e individua i mezzi di prova adeguati a comprovarne la ricorrenza. Con il presente intervento, l’Autorità si prefigge anche la riduzione del contenzioso sulle esclusioni dalle gare per gravi illeciti professionali, da sempre molto elevato. Sia l’originario comma 5, lettera c) che la versione attuale della medesima disposizione sono costruite, infatti, come «concetto giuridico indeterminato», facendo ricorso alla particolare tecnica legislativa in cui, «per individuare il fatto produttivo di effetti giuridici, la norma non descrive la fattispecie astratta in maniera tassativa ed esaustiva, ma rinvia, per la sussunzione del fatto concreto nell’ipotesi normativa, all’integrazione dell’interprete, mediante l’utilizzo di concetti che vanno completati e specificati con elementi o criteri extragiuridici» (Consiglio di Stato Sez. III, 23 novembre 2017, n. 5467). Inoltre, la valutazione della incidenza del fatto sulla affidabilità morale e tecnica del concorrente è rimessa alla valutazione discrezionale della stazione appaltante. Tali circostanze comportano la necessità di interventi integrativi ed interpretativi della norma da parte del soggetto chiamato ad applicarla e, per questo, spesso offrono occasione di contestazione giudiziaria agli operatori economici colpiti dai provvedimenti di esclusione.
L’Autorità si prefigge, inoltre, la standardizzazione delle comunicazioni, rimesse alle stazioni appaltanti, ai fini dell’annotazione nel casellario informatico delle notizie relative ai gravi illeciti professionali. A tal fine, in allegato alle Linee guida è offerta un’indicazione esemplificativa delle fattispecie rilevanti che devono essere oggetto di comunicazione da parte delle stazioni appaltanti. Il contenuto di tale documento confluirà nei Modelli di comunicazione da utilizzare per la trasmissione delle informazioni utili all’Autorità attualmente in fase di aggiornamento. Rispetto al modulo già in uso per la comunicazione di tutte le notizie assoggettate ad annotazione in merito ai requisiti dell’articolo 80, del codice dei contratti pubblici, è prevista la comunicazione di informazioni aggiuntive, utili a fornire notizie quanto più complete possibile. In tal modo, le valutazioni rimesse alle amministrazioni con riferimento a gare successive potranno essere svolte in modo più agevole, evitando la necessità di supplementi istruttori.
Le nuove Linee guida sostituiranno quelle adottate con delibera n. 1293 del 16 novembre 2016.
Documentazione e modalità di partecipazione
Gli Stakeholder sono invitati a far pervenire le loro osservazioni utilizzando l’apposito modulo disponibile sul sito dell’Autorità nella sezione Consultazioni entro le ore 24.00 del 28 febbraio 2022.
Avviso: per utilizzare correttamente il modulo per la compilazione e l’invio dei contributi on line si deve usare il programma Adobe Reader 8 o versioni successive. Per scaricare gratuitamente il programma Acrobat Reader:
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fonte: sito ANAC