Valore stimato dell’appalto: va compresa l’ IVA?

Deve reputarsi illegittima la clausola di un bando di gara che stabilisca un importo corrispettivo per l’appalto comprensivo di IVA, risultando in aperto contrasto con il disposto dell’art. 35, comma 4, del Codice dei contratti pubblici, la cui ratio è finalizzata a scongiurare disparità di trattamento in favore di imprese che eventualmente possono operare in regime di IVA agevolato.
Stabilisce la richiamata disposizione che “Il calcolo del valore stimato di un appalto pubblico di lavori, servizi e forniture è basato sull’importo totale pagabile, al netto dell’IVA, valutato dall’amministrazione aggiudicatrice o dall’ente aggiudicatore”. La norma va dunque interpretata nel senso che il calcolo del valore stimato di un appalto pubblico di lavori, servizi e forniture, dev’essere basato sull’importo totale pagabile, al netto dell’IVA.

    PER QUESITI O INFORMAZIONI SUI SERVIZI DI RISPOSTA RAPIDA, CONSULENZA E SUPPORTO SPECIALISTICO E SULLA PIATTAFORMA GARE TELEMATICHE DI SENTENZEAPPALTI.IT O PER UN PREVENTIVO GRATUITO, SI INVITA A COMPILARE IL MODULO SEGUENTE

    Richiesta:*

    Nome, cognome, Ente o Società:*

    Email:*

    N.B. I servizi sono attivabili su richiesta e modulabili sulla base di specifiche esigenze. Per ulteriori informazioni si invita a visitare le pagine dedicate del sito oppure a contattare info@sentenzeappalti.it.

    PRIVACY. Letta l’informativa sulla privacy, si acconsente all’utilizzo dei dati inseriti nel presente modulo ed all’invio di eventuale materiale informativo. 
    

    Accettazione privacy*