Decreto correttivo del Codice: prima Bozza e Relazione illustrativa

Decreto correttivo (bozza n. 1)

Relazione illustrativa

A quasi un anno dall’adozione del Codice dei contratti (D.lgs. n. 50/2016) il Governo intende avvalersi della facoltà concessa dal comma 8 dell’articolo 1 della Legge delega, che autorizza, entro un anno dalla data di entrata i vigore del decreto, nel rispetto dei medesimi principi e criteri direttivi, ad adottare disposizioni correttive e integrative.
Come si legge nella Relazione illustrativa, le modifiche proposte sono mirate a perfezionare l’impianto normativo senza intaccarlo, con lo scopo di migliorarne l’omogeneità, la chiarezza e l’adeguatezza in modo da perseguire efficacemente l’obiettivo dello sviluppo del settore che la stessa legge delega si era prefissata.
Lo schema di decreto tiene, in particolare, conto delle consultazioni effettuate dal Parlamento che ha audito, tra l’altro, le principali stazioni appaltanti e le associazioni di categoria, delle osservazioni formulate dall’ANAC nonché delle considerazioni formulate dal Consiglio di Stato in merito ai vari atti attuativi e dei suggerimenti provenienti dalle Regioni e dai Comuni. Sono state, altresì, tenute in considerazione le segnalazioni emerse in sede di consultazione pubblica dei RUP, effettuate nell’ambito della Cabina di regia istituita ai sensi dell’articolo 212 del codice.
Per quanto riguarda l’iter, il provvedimento viene all’esame preliminare del Consiglio dei ministri, all’esito delle consultazioni effettuate dal DAGL e dell’ esame da parte della citata Cabina di regia. Successivamente all’approvazione preliminare, lo schema di decreto sarà inviato al parere della Conferenza Stato-Regioni e del Consiglio di Stato, che dovranno esprimersi entro 20 giorni, e alle competenti commissioni parlamentari, che si esprimeranno entro 30 giorni.
Lo schema di decreto si compone di 84 articoli che, per maggiore chiarezza, utilizzano la tecnica della novella normativa.